Il presidente americano Donald Trump si scaglia contro l’Fbi dopo la strage di Parkland: “E’ molto triste che il Bureau non abbia colto i segnali di pericolosità del killer”.
WASHINGTON – Sale nuovamente il livello dello scontro tra la Casa Bianca e l’Fbi. Due giorni fa 13 cittadini russi sono stati incriminati per aver interferito nelle elezioni presidenziali su un provvedimento emesso dal procuratore speciale che coordina le indagini, Robert Mueller. E Donald Trump accusa frontalmente l’agenzia sulla strage di Parkland (Florida), dove Nikolas Cruz ha ucciso 17 persone. L’Fbi, dopo circa 24 ore, aveva dichiarato: “Fummo avvertiti ma non abbiamo agito. Non è stato seguito il protocollo nella sua interezza dopo le indicazioni ricevute lo scorso 5 gennaio su Nikolas Cruz“.
“Pensa solo al Russiagate…”
Dopo l’ammissione del Federal Bureau of Investigation, Trump ha twittato: “L’Fbi sta trascorrendo troppo tempo nel tentativo di dimostrare la collusione russa con la campagna presidenziale. Non c’è nessuna collusione. Ricominci daccapo e ci renda tutti orgogliosi. E’ molto triste che l’Fbi non abbia colto i segnali che riguardavano il killer del liceo. Questo non è inaccettabile“.